Il codice DX delle pellicole: cos’è, come funziona e come modificarlo

Nel vasto mondo della fotografia analogica, ci sono tecnologie che, pur essendo nate decenni fa, continuano a essere fondamentali per l’esperienza di scatto. Una di queste è il codice DX (Digital indeX), un piccolo dettaglio metallico sulle pellicole 35mm che ha rivoluzionato l’impostazione automatica della sensibilità ISO nelle fotocamere.
In questo articolo ti racconto la storia, il funzionamento e anche qualche trucco per modificare manualmente il codice DX. Una guida utile per chi utilizza macchine compatte, reflex automatiche o per chi ricarica i propri rullini.
Una piccola rivoluzione: la nascita del codice DX
Il codice DX fu introdotto nel 1983 da Kodak, e la prima pellicola a beneficiarne fu la Kodacolor VR 1000. Non a caso, la prima fotocamera a leggere automaticamente questo codice fu una reflex: la Konica TC-X, e non una compatta come si potrebbe immaginare.
L’obiettivo era chiaro: automatizzare l’impostazione degli ISO nella fotocamera. Una comodità diventata oggi quasi scontata, ma che allora rappresentava una vera innovazione. Da quel momento in poi, la maggior parte delle fotocamere compatte e automatiche ha iniziato a integrare i lettori DX, fino a rendere questa funzione uno standard.
Com’è fatto un codice DX
Il codice DX si compone di due parti distinte:
- Contatti elettrici sul barilotto del rullino, visibili come una griglia di aree metalliche e nere (verniciate).
- Barcode stampato sul corpo del rullino, utile nei laboratori per l’identificazione automatica della pellicola.
Nel nostro uso quotidiano ci interessa principalmente la parte elettrica, cioè la serie di caselle metalliche conduttive e vernici nere che, lette da appositi contatti interni alla fotocamera, determinano:
- Sensibilità ISO (prima riga, 6 caselle)
- Numero di pose e tolleranza di esposizione (seconda riga, 6 caselle)
Ogni casella può essere “chiusa” (vernice nera) o “aperta” (metallo conduttivo). È la combinazione di queste dodici caselle, distribuite su due righe, a definire il codice DX completo.
Come leggere (e modificare) un codice DX
Le macchine automatiche senza la possibilità di impostare manualmente gli ISO si affidano esclusivamente al codice DX. Se la pellicola non lo ha (come alcune Ferrania, ad esempio), molte fotocamere imposteranno di default 100 ISO, il che può non essere corretto per tutti i casi.
Perché modificarlo?
- Vuoi forzare una sotto o sovraesposizione rispetto alla sensibilità nominale.
- Vuoi impostare un valore ISO diverso da quello indicato, ad esempio per effettuare un push/pull in fase di sviluppo.
- Usi rullini ricaricati o caricatori bulk privi di codice DX.
Metodo 1 – Modifica diretta su pellicola con codice DX
Se la tua pellicola ha già un codice DX ma vuoi cambiarlo:
- Gratta via la vernice nera con un taglierino o carta vetrata per esporre il metallo sottostante (casella “attiva”).
- Copri le caselle metalliche che non vuoi far leggere con nastro isolante nero (casella “spenta”).
Con questa semplice tecnica, puoi trasformare una pellicola da 100 ISO in una da 200, 400 o altro, a seconda della combinazione di caselle.
Metodo 2 – Codice DX fai da te su pellicole senza DX
Se invece il tuo rullino non ha il codice DX, ecco cosa puoi fare:ù
Occorrente:
- Un template DX stampabile (molti si trovano online)
- Carta stagnola
- Nastro adesivo nero
- Forbici o taglierino
Procedura:
- Ritaglia dal template la sezione del codice corrispondente (es. 400 ISO, 24 pose).
- Applica striscioline di carta stagnola nelle posizioni “aperte”.
- Blocca le parti che devono restare “chiuse” con nastro adesivo nero.
- Applica il tutto sul barilotto della pellicola, in corrispondenza della zona dei contatti elettrici.
Variante rapida:
Applica un foglio continuo di carta stagnola intorno al rullino e poi copri con nastro nero solo le caselle da “chiudere”. È un metodo veloce, anche se meno elegante.
⚠️ Attenzione: non coprire con nastro adesivo le aree conduttive sul lato esterno! I contatti della fotocamera devono poter “leggere” elettricamente il metallo.
Conclusione
Conoscere il funzionamento del codice DX è fondamentale per ogni appassionato di fotografia analogica, specialmente quando si usano macchine compatte, reflex automatiche o pellicole ricaricate.
Modificare un codice DX non è difficile e può aprirti un ventaglio di possibilità creative in fase di esposizione e sviluppo.
Hai già provato a modificare un codice DX?
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Quì sotto puoi scaricare il form e i codici dx